CAPITOLO II

Se è o se non è, e se la lunga catena od il pulviscolo attraversa e discende nel fascio della luce come pollini, erbe, case, tabelle, sigarette.

Se classico o non classico si proponeva di ruotare intorno alla formula; la massima ampiezza della formula bucava la cattiveria cosmica. Chissà chi è e chissà perché. E perché sensazionalmente non toccava le luci tremolanti o le traballanti biciclette nella sera in bianco e nero. Piccola / intervallo intervallo / disperazione / a giorni si può sgattaiolare e fluire nel fiume; infatti lo stile s’interrompe: chi crede all’assoluta certezza dello stile, confidenziale civiltà, balordo avventuriero provincialotto, piuttosto bruttino e lagnoso (lagnoso e non lanoso) chi crede si sbaratta ed afferra le incroccate fette tostate di farina impastata ed attende: a furia di gironzolare è giunta anche questa cosa: questa cosa umorale e tagliente, fuggevole ed emozionante, cadente o …sosta prima; l’ansia ti scinde, ti spezza, ti procura… (patemi?).

Il percorso era cosparso di borchie di madreperla e di luci intermittenti.

“Non ho amore, non ho onore, non ho denari, attendo uno psichiatra su una porta di legno non verniciata, di legno multistrato.”

Così i cavolfiori o le betulle, genere di piante delle amentacee, si dissolvevano nella molle sostanza colorata cerebrale, perché i cavolfiori o gli unguenti e perché questa lunga distanza da ciò che era una più propizia abitazione, un luogo in cui abitare e soggiornare piacevolmente ed a lungo apprendere i delicati moti delle piante e dell’aria.